Progetti Sociali
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SCHEDA BANDO

Bando per progetti sperimentali di volontariato (Legge 266/1991)- Annualità 2010

Sintesi

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con Direttiva del 30 luglio 2010, ha approvato l'Avviso pubblico per l'Annualità 2010 per la presentazione di domande di contributo per la realizzazione di progetti sperimentali di volontariato ai sensi dell'articolo 12 della Legge 266/1991.
In considerazione della proclamazione del 2010 quale Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale e dell’anno 2011 quale Anno europeo delle attività di Volontariato che promuovono la cittadinanza attiva, le proposte progettuali potranno essere presentate su 2 ambiti di azione e per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1) Anno Europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale:
- Identificazione e prevenzione del disagio sociale.
- Individuazione, conoscenza e accompagnamento di soggetti a rischio di esclusione sociale (come ad esempio le persone senza dimora, i migranti e le persone con disabilità, ecc.).
- Individuazione e accompagnamento al fine di rafforzare e diffondere la visibilità e la conoscenza delle azioni e delle attività rivolte al contrasto delle povertà, con particolare riferimento alle seguenti aree tematiche: povertà alimentare, povertà derivante dalla mancanza di reddito e quindi da lavoro, ecc.
- Promozione di modelli riguardanti la partecipazione ed integrazione sociale in particolare delle persone con disabilità, delle persone senza dimora, degli anziani e dei migranti.
- Individuazione e promozione di azioni e modalità rivolte alla prevenzione del disagio minorile e giovanile.
Obiettivi:
- creazione e consolidamento dei legami sociali all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate (ad esempio, per effetto di processi recenti di mobilità residenziale in uscita o in entrata);
- arricchimento e miglioramento delle condizioni individuali e familiari di soggetti svantaggiati e vulnerabili, soggetti che vivono in situazioni di marginalità ed esclusione sociale, persone senza dimora, povertà estreme, ecc., sotto il profilo sociale personale, relazionale e professionale;
- agevolazione nell’espletamento di attività e nell’accesso e nella fruizione di servizi;
- sviluppo di politiche di pari opportunità, prevedendo azioni finalizzate alla prevenzione e/o al superamento di tutte le forme di discriminazione o maltrattamento anche in ambito familiare.
2) Anno Europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva
- Individuazione e promozione di azioni e modalità rivolte alla prevenzione del disagio minorile e giovanile.
- Promozione e sviluppo della consapevolezza dell’identità nazionale ed europea, delle iniziative, dei dibattiti e delle riflessioni in materia di cittadinanza attiva europea e democrazia dei valori condivisi, storia e cultura comuni, grazie alla cooperazione all'interno delle organizzazioni di volontariato e di Terzo settore, nonché delle altre organizzazioni della società civile.
- Promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani, sviluppando in tal modo esperienze educative e formative, di partecipazione sociale e di integrazione giovanile, nonché la promozione della cittadinanza attiva e partecipata tra gli stessi giovani.
Obiettivi:
- promozione di iniziative di volontariato che prevedano, anche attraverso il coinvolgimento delle altre organizzazioni di Terzo settore, delle amministrazioni pubbliche, delle istituzioni scolastiche ed universitarie localmente attive, la partecipazione di giovani di età compresa tra i 6 e i 28 anni;
- realizzazione di programmi di formazione e campagne di sensibilizzazione e informazione sulle iniziative di cittadinanza attiva e partecipata nelle quali sono coinvolti i giovani stessi.
Le proposte progettuali dovranno sviluppare metodologie di intervento pilota e sperimentali, finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento tali da poter essere trasferiti e/o utilizzati in altri contesti territoriali.
I progetti dovranno essere presentate entro il 18 ottobre 2010 (ore 12,00).

Beneficiari

I progetti possono essere presentati da:
1. singole organizzazioni di volontariato;
2. più organizzazioni di volontariato congiuntamente.
In entrambe le ipotesi tutte le organizzazioni di volontariato devono:
  • essere legalmente costituite da almeno due anni alla data di pubblicazione della Direttiva del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 30 luglio 2010 e del presente avviso pubblico sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana;
  • essere iscritte nei Registri Regionali del Volontariato, in ottemperanza a quanto previsto nella legge n. 266 del 1991;
  • indicare, qualora il progetto proposto venga ammesso a contributo, l’organizzazione capofila alla quale le organizzazioni co-attuatrici conferiscono la rappresentanza ai fini del progetto mediante formale atto di procura legale.

Budget

Le risorse complessive dell'Avviso pubblico ammontano a Euro 2.300.000.
Il costo complessivo di ciascun progetto, a pena di inammissibilità, non deve superare l'ammontare totale di Euro 50.000,00. Il costo complessivo comprende la quota di contributo ministeriale (90%) e la quota che è posta a carico dell’organizzazione proponente (10%).

Documenti e modulistica

 
 

Links utili

 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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