Progetti Sociali
Innovazione sociale per le persone

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Scheda del Progetto di Ricerca

La tutela dei nuovi diritti sociali: servizi innovativi alla persona tra mercato sociale e welfare mix

Team di ricerca

La ricerca è condotta dalla dott.ssa Gabriella SAPUTELLI – Dottore di ricerca in Diritto costituzionale e Diritto costituzionale europeo, in collaborazione con PROGETTI SOCIALI s.r.l. Impresa Sociale e la Facoltà di Giurisprudenza (Dipartimento di Diritto Pubblico) dell’Università di Teramo, nell’ambito del Progetto Speciale Multiasse “Reti per la conoscenza e l’orientamento tecnico-scientifico per lo sviluppo della competitività (RE.CO.TE.S.S.C), finanziato con fondi del P.O. F.S.E. Abruzzo 2007/2013 - Piano Operativo 2007/2008.
Il progetto di ricerca si è concluso nel Dicembre 2010.

Background

L’attuale fase storica viene spesso descritta come caratterizzata da una “crisi del welfare State”, legata alla progressiva riduzione delle risorse finanziarie a disposizione e ad un assestamento del sistema dei servizi socio-sanitari statico e sovraccarico di vincoli burocratici, che non riesce a far fronte ai bisogni della collettività. La carenza di un’adeguata tutela sociale è diventata particolarmente evidente a seguito dei cambiamenti sociali intervenuti negli ultimi decenni, che hanno generato nei cittadini nuovi bisogni e richiedono risposte innovative, mirate ed efficaci.
Non trovando adeguato soddisfacimento nel sistema dei servizi pubblici, nel contesto sociale si sono innescati meccanismi di regolazione informale per il soddisfacimento dei bisogni: si pensi al fenomeno del badantato, alla normalizzazione sociale del baby-sitting e delle pulizie domestiche, alla crescente richiesta di assistenti socio-sanitari per i malati ospedalizzati, al collocamento della forza lavoro immigrata. Si e così configurato una sorta di welfare consuetudinario, in cui i cittadini cercano autonomamente nuove soluzioni a fabbisogni urgenti, che spesso arrivano attraverso canali borderline o al fuori della legalità.
Il mercato sociale sommerso dei servizi alla persona è una realtà presente e riconosciuta a tutti i livelli della società civile (v. le recenti iniziative per l’emersione del lavoro delle badanti), che rischia di cristallizzarsi come socialmente necessario in quanto complementare al sistema ordinario dei servizi, ma che al tempo stesso presenta alcune gravi e pericolose criticità: assenza di garanzia della qualità delle prestazioni sociali; difficoltà per i cittadini di accedere in sicurezza a questo mercato sociale parallelo; scarsa tutela dei prestatori di servizio; alimentazione dei circuiti criminali.
In linea con i cambiamenti descritti, il sistema di welfare italiano è stato avviato ad una fase di progressiva trasformazione che, nonostante la riforma costituzionale del titolo V del 2001, trova, a livello legislativo, la sua più compiuta disciplina nella L. n. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, impostata secondo la logica della sussidiarietà verticale (Stato – Regioni – Enti di Ambito Sociale) per quanto riguarda la programmazione ed il finanziamento delle politiche, e secondo meccanismi di sussidiarietà orizzontale per la gestione dei servizi alla persona, per lo più affidati al Terzo Settore (cd. welfare mix). Le modifiche intervenute sono orientate all’affermazione di una welfare society, nel cui ambito emerge il ruolo del terzo settore e dell’impresa sociale, ma per la cui realizzazione si pongono tuttora una molteplicità di criticità e lacune, legate sia alla natura dei soggetti operanti nel settore no profit che all’inefficienza del sistema dell’accreditamento degli enti per l’erogazione dei servizi socio-sanitari (interpretato spesso come un “accreditamento di struttura”, inidoneo a valutare l’appropriatezza delle prestazioni sociali), con notevoli ripercussioni nella qualità dei servizi offerti.

Obiettivi

Il progetto intende elaborare soluzioni innovative di servizio per la tutela dei nuovi diritti sociali alle persone, basato sulla valorizzazione delle imprese sociali come provider moderni e specializzati nel matching tra i mutevoli bisogni emergenti e le possibili risorse locali, che rinnovi l’attuale sistema di welfare mix attraverso uno strumento di intervento sociale flessibile ed efficace rispetto ad una realtà complessa.

Metodologia

Muovendo da un approccio necessariamente multidisciplinare, in grado di attingere ai diversi ambiti (diritti personali, sistemi di governance, partnership pubblico-privati, scienze sociali, management dei servizi sociali, sociologia), si studieranno le possibili modalità di risposte ad emergenti bisogni sociali, all’interno di assetti legali ed amministrativi pubblici già esistenti e formalizzati ed interpretando soluzioni innovative alla luce anche della valorizzazione delle migliori esperienze a livello europeo di sussidiarietà orizzontale per la gestione dei servizi sociali.

Risultati attesi

Dal prodotto della ricerca – uno strumento metodologico per progettare e gestire servizi sociali moderni in risposta agli emergenti insoddisfatti fabbisogni dei cittadini e compatibili con il quadro normativo vigente – si attendono, quindi, i seguenti risultati:
  • un nuovo modus operandi nel progettare servizi, che dia concretezza ad un nuovo welfare mix basato sui principi della partecipazione e della co-progettazione tra decisori pubblici della programmazione sociale e attori locali, e sulla rinnovata flessibilità, qualità e accessibilità del mercato sociale;
  • la disponibilità di metodologie di progettazione, controllo e gestione di sistemi complessi, composti da elementi eterogenei e in relazione reciproca, a favore delle imprese sociali abruzzesi coinvolte nei processi di progettazione ed esecuzione di servizi alla persona;
  • lo sviluppo di strumenti idonei a prefigurare soluzioni progettuali fondate su principi di condivisione tra una molteplicità di attori, pubblici e privati.

 

Documenti

La ricerca condotta dalla dott.ssa Gabriella Saputelli in collaborazione con Progetti Sociali è stata pubblicata nel 2012 da ISSiRFA (Istituto sui sistemi regionali federali e sulle autonomie "Massimo Severo Giannini").
 
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